Data: 05/03/2019 Specializzazioni
L’osservazione attenta di un numero sempre crescente di bambini con alterazioni prevalenti di singole aree dello sviluppo, ed a partire da età sempre più precoci, ha messo in luce le diverse caratteristiche peculiari di questi disturbi:
nel corso della loro maturazione le singole funzioni si intersecano ripetutamente influenzandosi l’un l’altra; questo significa che, anche quando parliamo di disturbi specifici (cioè che interessano in misura prevalente una determinata linea di sviluppo) abbiamo in realtà a che fare con la possibilità di un interessamento secondario (variabile nel tempo) di altre aree dello sviluppo;
nel corso dello sviluppo funzioni trasversali (come la memoria e l’attenzione) intervengono con rilevanza diversa nella maturazione delle funzioni settoriali; nella fase di acquisizione di una nuova competenza le funzioni attentive e la memoria di lavoro giocano un ruolo maggiore di quanto non avvenga per le competenze già apprese ed automatizzate, che si appoggiano più spesso al funzionamento della memoria a lungo termine o a funzioni più complesse di pianificazione e controllo;
il funzionamento cognitivo complessivo ed il funzionamento adattivo appaiono, fase per fase, il risultato di una complessa interazione tra tutte le funzioni; in epoche diverse singole aree possono assumere un ruolo portante ed influenzare maggiormente le competenze intellettive ed adattive.
Nella pratica clinica questi fenomeni si traducono in un’ampia variabilità intra- ed inter-individuale dei Disturbi Settoriali e Globali dello Sviluppo (DS).
Il protocollo riabilitativo prevede una fase di approfondimento anamnestico relativo alla storia clinica, alle manifestazioni patologiche cognitive e comportamentali intervenute dopo la lesione cerebrale e alla loro evoluzione nel tempo; di seguito la valutazione neuropsicologica si avvale dell'utilizzo di test validati e scientificamente comprovati che esplorano le singole funzioni cognitive, il comportamento relazionale ed emotivo e le funzioni intellettive generali; quando è possibile, la valutazione deve essere completata con una osservazione delle capacità cognitive e del comportamento della persona in ambito ecologico. La valutazione neuropsicologica, specialmente quando è premessa alla definizione di un programma riabilitativo delle funzioni cognitive e comportamentali, richiede una attenta analisi delle capacità residue e delle modalità attraverso le quali la persona le mette in atto.